La letteratura italiana delle origini nell’ottica dell’ermeneutica testuale
Early Italian Literature in the Perspective of the Textual Hermeneutics
ŠAVELOVÁ, M. Letteratura italiana delle origini. Nitra: Univerzita Konštantína Filozofa v Nitre, Filozofická fakulta, 2019.
Lo studio della letteratura delle origini può presentare, soprattutto a livello didattico, delle serie difficoltà di lettura e interpretazione di opere così remote, a cui restano sottese concezioni a volte estremamente complesse da comprendersi, ma anche contemporaneamente da spiegarsi, per essere più semplicemente acquisite.
Le ragioni di questa complessità vanno ricercate in un insieme di motivazioni che vedono al primo posto l’intrecciarsi, nei periodi di formazione di taluni fenomeni letterari, di una molteplicità di fattori, scatenanti delle reazioni e dei risultati, frutto della coniugazione di teorie di pensiero, a volte apparentemente contrapposte, o perlomeno ritenute tali, e poco facilmente identificabili. L’interpretazione di questi testi e dei loro contenuti ideali, nonché della loro stessa conformazione linguistico-stilistica e delle modalità espressive che li contraddistinguono, fortemente connessa alle concezioni filosofiche dell’epoca e alle soluzioni personali adottate dai singoli autori, richiede un’attenta analisi di tutte quelle componenti che contribuiscono a rendere i testi presi in esame unici nel loro genere, e particolarmente significativi per la comprensione dell’intera vicenda culturale di un’epoca poliedricamente strutturata dal sovrapporsi di sostrati dai distinti approcci concettuali.
Approssimandosi a un’operazione di tale portata, che presuppone il compito primario di sondare sin dalle fondamenta le realizzazioni culturali di una determinata civiltà in un momento particolare del suo sviluppo storico, siamo condotti a soffermarci su valori ideologici, prodotti da una determinata epoca e manifestazione di una cultura e di una società ben definite, che dovrebbero risultarci di sostegno nella questione della ricezione di queste testimonianze, capaci di lasciare un segno indelebile anche a livello delle esperienze individuali. Questo processo si configura in tutta la sua complessità, a dimostrazione di un superamento di una lettura superficiale dei testi, che non garantisce una piena comprensione dei significati, per così dire, dissimulati, al di sotto del grado di comprensibilità meramente letterale. Una tale codificazione dei significati ci pone di fronte ad un’indagine, volta a individuare, nelle immagini e nei termini utilizzati, più concreti riferimenti alla vita intellettuale del tempo, non per questo univoca e monodirezionale, ma altamente contrassegnata da dispute e conflitti ideali, che vedevano l’opporsi di atteggiamenti ispirati dalla fede o dalla ragione. Tutto ciò tenendo sempre conto delle sostanziali differenze personali, scaturite da esperienze d’autore e da avvenimenti biografici variamente segnati dall’incedere dei fatti storici e culturali.
Il presente manuale vuole collocarsi in una prospettiva di interpretazione dei testi e della storia della letteratura medievale in grado di proporre un certo tipo di approccio, ma soprattutto di fornire una possibile chiave di lettura, da ritenersi accettabile ed orientata a dare risposte ai quesiti interpretativi, a cui si accennava precedentemente. L’analisi quindi, in questa sede, si determina come ispirata secondo le direttive degli studi ermeneutici, che si propongono di ricercare una strada quanto più corretta, e spesso considerata come l’unica giusta, per la comprensione degli scopi di una ben determinata creazione letteraria, così come sono realmente maturati nella mente del suo autore, suscitati dal contesto culturale e storico, in tutte le sue sfaccettature più o meno manifeste, soprattutto se guardiamo alle implicazioni filosofiche e religiose e alle reazioni soggettive. In esso risultano quindi più significativi i tentativi di chiarificazione di quei codici complessivi, in cui veniva a verificarsi la più stretta relazione tra contenuti linguistici, poetici e filosofici, non tralasciando le modalità, proprie di ogni autore, di avvalersi di tali codificazioni. Arrivare al riconoscimento di questi espedienti significa, per l’autrice, impadronirsi di un sistema di pensiero, che va ben oltre alcune ben note fenomenologie, costituendo il vero e proprio fondamento intellettuale di un’epoca che, pur nella disparità, sempre tende ad un compendio comune dei suoi variegati elementi di composizione.
Dr. Paolo Di Vico – After studying Slavonic studies at the University of Naples, he specialized in teaching Italian language and culture to foreigners at the University of Venice. He has been teaching in Italian linguistics for almost twenty years and has attended many specialization and training courses as well as conferences. His publications mainly concern Italian linguistics, the history of language and Italian-Slavic linguistic-cultural relations. He is currently an Italian language lecturer at the University of Nitra in Slovakia, where he also carries out studies for the attainment of a research doctorate (PhD).
Contact: padivi@yahoo.it
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